Praga Magica | Recensione

Praga Magica di Angelo Maria Ripellino

Uno dei più grandi capolavori di Ripellino è senza dubbio Praga Magica.

La recensione di questo libro non è stato affatto semplice; più volte avrei voluto interrompere la lettura per lo stile troppo elegante e ricercato, tipico del nostro poeta e traduttore Angelo Maria Ripellino.

Eppure, abbandonarlo, avrebbe significato perdersi la storia e il fascino che nessuna guida turistica potrà mai restituirci.

Ogni volta che leggiamo un libro ci trasportiamo in un’altra dimensione e, sin dai tempi più antichi – basti pensare all’Odissea –  il viaggio è stato il topos letterario per eccellenza, un movimento inteso come cammino e scoperta di sé.

Con l’avvento della narrativa di viaggio si è potuto raccontare l’altro discostandosi dal mero libriccino informativo. Ecco, quindi, che questa letteratura assume le forme di un sogno, di un cammino, di incontro con l’altro, di innamoramento.

Perché è questo che è Praga magica: una lettera d’amore alla città delle cento torri. 

In “Praga magica” affiora tutto il mistero e il fascino della capitale boema, una città che, come una fenice, è risorta dalle ceneri della Primavera di Praga prima e della seconda guerra mondiale dopo.
In queste pagine si legge di eventi storici, creature misteriose e personaggi che hanno affollato le strade della capitale ceca.

“Entrino infine nelle mie pagine i funamboli, i clowns, i domatori, i cavallerizzi, i ventriloqui, gli uomini serpenti, i trapezisti, gli acrobati, gli inghiottitori di spade, le esmeralde, i prestigiatori che gremiscono le tele e i disegni di Frantisek Tichy”.

Attraverso la penna sapiente di Ripellino ogni personaggio sembra prendere vita.

Mi sono sentita presa per mano da Kafka lungo le vie di Stare Mesto, ho bevuto una birra alla Tigre d’oro insieme a Hrabal, disquisendo di autori vivi e morti.
Ho atteso di vedere il Golem, figura leggendaria di Praga e ho respirato la magia di questi luoghi.

In questo libro, Praga diviene il luogo delle emozioni, un ponte temporale dove niente è lasciato in disparte: né le lingue parlate, né il quartiere di periferia.

“Non avrà fine la fascinazione di Praga […] Praga, non ci daremo per vinti. Fatti forza, resisti. Non ci resta altro che percorrere insieme il lunghissimo, chapliniano cammino della speranza”.

Buon viaggio cari viaggialettori, e che la magia di Praga vi guidi attraverso le sue strade. 

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