• Home
  • Libri
    • Letteratura dall’Africa
      • Libri dalla Nigeria
    • Letteratura dall’Asia
      • Libri dal Giappone
      • Libri dal Medio Oriente
      • Libri dal sud est asiatico
      • Libri dall’Asia meridionale
      • Libri dall’Asia settentrionale
    • Letteratura dalle Americhe
    • Letteratura dall’Europa
      • Libri dai Balcani
      • Libri dal Nord Europa
      • Libri dall’Est Europa
      • Libri dall’Europa Occidentale
  • Racconti in Valigia
  • Foto
  • Chi Sono
  • Scrivimi
  • Cerca
  • Menu Menu
  • Home
  • Home
  • Viaggi
  • Libri
  • Racconti
  • Libri in valigia
  • Libri sul comodino
  • Di pensieri
  • Blog
  • Recensioni
  • Foto
  • Chi Sono
  • Scrivimi
  • Cerca
  • Menu Menu
Racconti in valigia
  • Cerca
  • Menu Menu
  • Cerca
  • Menu Menu

Trieste sottosopra | M. Covacich

Racconti in valigia nasce perché porto con me libri ambientati nelle città che visito. Ebbene, non poteva mancare un libriccino su Trieste. La scelta era più vasta di quanto mi aspettassi, ma alla fine ho scelto lui: Trieste sottosopra, di Mauro Covacich.

Accanto alla Trieste austroungarica è sempre esistita un’altra Trieste. Accanto alla città dei caffè letterari, della composta amicizia di Svevo e Joyce, c’è sempre stata un’altra città morbida, disinvolta, picaresca, dai connotati quasi carioca.

L’autore ci racconta una Trieste svestendola dei suoi clichè. Conservatrice dell’eredità asburgica, non è solo la Sissi dai vestiti lunghi e barocchi, ma una Sissi col piercing e ombelico scoperto. Ed è anche la Sissa, incontro di premi nobel della fisica, matematica e neuroscienza.
 Covacich se la prende con una città che regala la sua “letterarietà” attraverso le statue mute di Joyce, Saba e Svevo solo per rispondere alle esigenze del turismo. E lo fa regalandoci una passeggiata sulle orme di Zeno per approdare, lentamente e con un sorriso, al Molo Audace, regalandoci la più bella cartolina della città.

ll bello del Molo Audace consiste in ciò che ci si lascia alle spalle, in quel modo strano di allontanarsi perpendicolari al fronte della città. … Trieste vista da fuori, dal largo, vista da una nave di cemento.

Questo libro è una passeggiata tra le vie delle città, è perdersi nei suoi luoghi caratteristici, è ordinare un goccia in b e un nero in osteria.
È immaginarsi il castello di Miramare che è “come lo disegneremmo se avessimo dieci anni e ci chiedessero di disegnare un castello: bianchissimo, intatto, medievaleggiante”.

È scoprire che la Bora non è un semplice vento, non è nemmeno quel vento fastidioso. No, la Bora è una benedizione, è un momento gioviale per una nonna che affacciata alla finestra “si sistemava bella cuccia – il cuscino dietro la schiena, una moka da sei accanto – e si pregustava lo spettacolo. Quando la gente scendeva dall’autobus lei si sbellicava dalle risate. C’era quello che abbracciava il lampione, quello che si piegava a quattro zampe “.

È bere uno spritz nella terra in cui lo spritz è nato. Sedersi, magari lungo canal grande e ordinarne uno e Vi porteranno un bicchiere da un quarto, metà vino bianco e metà selz (spritzen in tedesco significa sprizzare), una bevanda nata al tempo degli austriaci per dissetare senza ubriacare, che mantiene in sé e ripropone ancora una volta l’identità autenticamente spuria – l’umore vinoso e il cervello frizzante – di Trieste. Come tutte le cose vincenti esportate altrove, lo spritz ha subito mille variazioni sul tema – a Udine lo bevono con il limone, i veneti con il Campari o l’Aperol – ma voi, mi raccomando, diffidate delle imitazioni.

È riflettere su un triste spaccato di storia che nella Risiera di San Sabba e Basovizza mostra la sua più brutta cicatrice. Entrambi lì a ricordarci che la paura genera mostri e i mostri diffondono morte. Che sia vestita di antisemitismo o slavofobia, senza differenza alcuna.

Quando parliamo della gaiezza dei triestini, della loro esuberante gioia di vivere, dobbiamo sempre ricordare la Risiera e Basovizza, dobbiamo ricordare che è gente cresciuta in un posto zeppo di rabbia, dolore e morte. Insomma, non è solo con lo spirito aperto del mare che si spiega la volontà di godersi le cose della vita, ma anche con una sottile, inconsapevole angoscia, l’insopprimibile desiderio di superare e rimuovere.

E forse sta proprio in questa frase, cucita su Trieste, che risiede il fulcro di un’esistenza intera, dal Pacifico all’Adriatico.

Trieste sottosopra è semplicemente Trieste. La città che si affaccia sul mare, che vive di mare ogni anno per tutto l’anno. Che va a fare il bagno a Barcola, e al Pedocin osserva divertita le sciure giocare a carte divise da un muro dalla zona per soli uomini. È l’anima di Joyce e la libreria antiquaria di Saba. È la contraddittorietà attraverso la quale passa la sua identità.
Bisogna visitarla questa città sottosopra spettinata dal vento e dalla storia.
Arrivare al cimitero di Sant’Anna, cercare la tomba di nonna Luisa che i ragazzi di là del muro, con tutto quel gran correre e sbraitare, non lasciano mai sola per ricordarci che vita e morte convivono l’una accanto all’altra, almeno a Trieste: la città più meridionale dell’Europa del Nord.

Altre Recensioni che potrebbero interessarti

    •   Back
    • Libri dai Balcani
    • Libri dal Nord Europa
    • Libri dall'Est Europa
    • Libri dall'Europa Occidentale
recensione Palermo è una cipolla remix

Palermo è una cipolla Remix, di Roberto Alajmo

Anna sta coi morti | Daniele Scalese

Anna sta coi morti | Daniele Scalese

Ad Amsterdam con Jessie Burton

Ad Amsterdam con Jessie Burton

La rampicante | D. Grittani

La rampicante | D. Grittani

Gli inconsolabili | Kazuo Ishiguro

Gli inconsolabili | Kazuo Ishiguro

Dove soffiano i venti selvaggi | Nick Hunt

Dove soffiano i venti selvaggi | Nick Hunt

Home / Recensioni / Letteratura dall'Europa / Libri dall'Europa Occidentale / Trieste sottosopra | M. Covacich

Home

Recensioni in Valigia

Racconti in Valigia

Fotografie in Valigia

Chi Sono

Scrivimi

cri_libri_e_viaggi | blogger

cri_racconti_in_valigia

📝RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA Quando mi 📝RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA 

Quando mi hanno chiesto quale fosse stato il mio posto preferito in Namibia, i miei occhi hanno ripercorso quella linea di sabbia dorata che si tuffava - letteralmente - nel blu dell’Oceano Atlantico e, senza indugi, ho risposto Sandwich Harbour. 

Nata tra l’odore di salsedine e lo spumeggiare del mare, l’acqua è il mio elemento. 
Ma da quando, un anno fa, ho “incontrato” il Sahara, il deserto si è preso con prepotenza la mia anima. 

E proprio qui, a Sandwich Harbour, questi due luoghi si toccano senza mai fondersi, mossi dal vento che soffia, ora a ovest ora a est. 
Nessuna immagine vista in giro, nessuna foto che ho scattato potrà esprimere cosa si prova nel vedere 300 metri di dune incontrare l’oceano. 

Per comprenderlo bisogna venire in Namibia, nel deserto antico quanto la storia del mondo.

Il tragitto che ho percorso da Swakopmund a Sandwich Harbour è stato un crescendo di sorprese: balene che sfiorano l’acqua, cormorani che spiccano il volo, un pic nic nel bel mezzo del nulla. 

E quando pensavo che fosse finita così: coi capelli scompigliati dal vento e dalla gioia, la natura ha indossato il suo più bell’abito da sera dalle tinte blu e viola salutandoci col più bello dei sorrisi. 

|Sandwich Harbour | Racconti di viaggio | Storytelling 

#raccontiinvaligia
#namibia #sandwichharbour #naturephotography #inviaggio #viaggio #viaggiaresempre #storyteller #doveviaggi #travelworld #inspired
📝RACCONTI IN VALIGIA DAL SALONE DEL LIBRO Sal 📝RACCONTI IN VALIGIA DAL SALONE DEL LIBRO 

SalTo Express 

Anche quest’anno ho fatto il SalTo che più amo. Ricco, come sempre, di incontri d’autore, di Case Editrici del cuore e di quelle da scoprire. 

Pieno di lettori che tornano a casa con una pila più alta di libri da leggere (e che probabilmente non leggeremo mai). 

Profumo inconfondibile di carta e d’amore 

E da domani torno a parlarvi di Namibia 🩷

Cari #viaggialettori com’è stato il vostro Salto? 
Se non siete stati a Torino quale libro vi ha fatto compagnia? 

Vi leggo come sempre con affetto 

#raccontiinvaligia
#salonedellibro #salonedellibrotorino #leggere #leggeresempre #fieradellibro #torino #librisulibri
📝RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA La storia 📝RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA 

La storia di Kolmanskop nasce nel 1908, quando venne ritrovato casualmente un diamante e il governo tedesco dichiarò la città proibita riservandola alla sola estrazione delle pietre preziose. 

Tant’è che ancora oggi per poterla visitare occorre richiedere un permesso al Namdeb. 

A Kolmanskop furono costruite abitazioni, un ospedale, una scuola e un teatro. 

Quando le sue miniere si esaurirono e furono trovati giacimenti minerari più a sud, la città venne abbandonata al deserto che, lentamente, si riappropriò di ciò che gli era stato tolto. 

Nella città dei diamanti, la natura ci ricorda che niente è per sempre. 

| Kolmanskop | Storytelling | Racconti di viaggio 

#raccontiinvaligia
#storytelling #kolmanskop #namibia #travelling #inviaggio #travelblogger
📝RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA Ve ne avev 📝RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA 

Ve ne avevo parlato nel mio post precedente. Un luogo che vale la pena vedere di giorno, e non solo di notte con la Via Lattea a illuminare i cieli, è la Quiver Tree Forest.

Questa foresta sorge a circa 14 km dalla cittadina di Keetmanshoop. 
Questi alberi, alti quasi 9 metri, appartengono alla famiglia dell’Aloe (molto diffusa in Africa e nel Sud Africa) e vengono conosciuti anche come alberi “faretra” in quanto i rami e le foglie sono utilizzati dalle popolazioni indigene per costruire le faretre (le frecce). 

Queste meravigliose creature viventi hanno la bellezza di 200-300 anni e dal 1995 sono state dichiarate Monumento Nazionale della Namibia. 
A ben vedere direi… 

La Quiver Tree Forest è una tappa obbligatoria del vostro viaggio in Namibia. Qui, i colori del tramonto vi spezzeranno il fiato. Il cielo esplode di rosso, sfuma verso il viola, i tronchi degli alberi si scaldano e si accende il suono della natura. 

Vi farà compagnia il cinguettio degli uccelli e di strane creaturine che faranno capolino dalle rocce di dolorite incuriositi dalla vostra presenza. (Vedi foto 1) 

Tranquilli, sono ground squirrel, animaletti innocui, dal musetto grazioso e molto comuni da queste parti. 

Cari #viaggialettori, avete mai visto questi alberi e i loro simpatici Ground squirrell? 

| Quiver Tree Forest | Racconti di viaggio | Storytelling 

#raccontiinvaligia
#namibia #africa #inviaggio #raccontidiviaggio #viaggiaresempre #storyteller #travelphotography
📖RECENSIONE IN VALIGIA La spiaggia infuocata, 📖RECENSIONE IN VALIGIA 
La spiaggia infuocata, Wilbur Smith 

Centaine de Thiry è una giovane aristocratica francese, innamorata di un pilota sudafricano durante la prima guerra mondiale. Il loro sembra un idillio perfetto d’amore, ma la vita ha in serbo altri piani. 

Alla morte del suo amato, la giovane donna, rimasta incinta e sola, dopo varie peripezie arriverà in Africa e qui troverà il senso della sua esistenza e di quella del bambino che porta in grembo.

In un viaggio epico attraverso il deserto del Kalahari e grazie all’aiuto di due vecchi boscimani San che le insegneranno la forza della spiritualità e della sopravvivenza, Centaine de Thiry, supererà tutti gli ostacoli che incontrerà lungo il suo cammino senza mai arrendersi.

La scrittura di Wilbur Smith è incalzante e ricca di colpi di scena. I dettagli sempre molto puntuali fanno dell’Africa una vera e propria protagonista del libro. Le descrizioni dei paesaggi sono così coinvolgenti da trasportarci tra le affascinanti dune del deserto, la savana verdeggiante e le imponenti coste della Namibia.

La spiaggia infuocata è un romanzo che celebra la resilienza, l’amore e la lotta per la propria identità. È un invito a perdersi e ritrovarsi, a scoprire terre lontane e a confrontarsi con le proprie paure e desideri più profondi.

Cari #viaggialettori, avete letto qualcosa di Wilbur Smith? 

|La spiaggia infuocata |Recensione libri | Libri di viaggio 
 
#raccontiinvaligia
#laspiaggiainfuocata #letteraturadiviaggio #leggeresempre #recensione #bookstagramitalia #ticonsigliounlibro
✈️RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA Per parl ✈️RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA 

Per parlarvi del viaggio in Namibia, inizio da qui. 
Da quel cielo stellato che, per me, è stato il dono più bello dell’Africa.
Immaginate di trovarvi in una delle foreste più suggestive del Paese: la Quiver Tree Forest dove, alberi alti 9 metri, si stagliano verso il cielo creando un panorama surreale. 
Di giorno si potranno ammirare le loro particolarissime chiome o gli intrecci delle cortecce ma, di notte, quando il mondo va a dormire, si accendono le luci e prende vita lo spettacolo più bello della Namibia.

Bisogna aspettare 20 minuti affinché gli occhi si abituino al buio e possano godere di ogni singola stella del firmamento. 
Protagonista indiscussa dello spettacolo è la Via Lattea che, brillante e sfavillante, fa bella mostra di sé. 

E allora, prendi la macchina fotografica, provi a scattare qualcosa che le renda giustizia ma, la verità, è che nessuna foto può rappresentare davvero la bellezza di quel che gli occhi vedono.

La Namibia è così, bisogna “vederla”. 
Allora sedetevi e respirate a pieni polmoni, avvolti solo dal silenzio e dalle luci del cielo.

È lì che troverete l’infinito. 

Vi piacerebbe se vi mostrassi delle foto della Quiver Tree Forest al tramonto? 
Avete mai visto un cielo così? 

|Quiver Tree Forest |Racconti di viaggio |Storyteller

#raccontiinvaligia
#namibia #raccontidiviaggio #milkyway #travelphotography #inviaggio #viaggiare #storytelling #africa #nomadicwords #writerswhotravel #scrivereviaggiando #viaggioinnamibia
Segui su Instagram
Kukum

Kukum | Michel Jean

Chi è nudo non teme l'acqua Aikins

Chi è nudo non teme l’acqua | Matthieu Aikins

Punacci storia di una capra nera

Punacci, storia di una capra nera

Rifqa

Rifqa | Mohammed El Kurd

© 2025 – Racconti in valigia- Blog di viaggi e libri da portare in viaggio

Madame Bovary | Gustave FlaubertBallando nel silenzio | Darinka Montico
Scorrere verso l’alto

Questo sito utilizza i cookie. Continuando a navigare nel sito, acconsentite al nostro utilizzo dei cookie.

Accettare le impostazioniNascondi solo la notificaImpostazioni

Impostazioni Cookie e Privacy



Come usiamo i cookie
Cookie essenziali del sito Web
Cookie di Google Analytics
Altri servizi esterni
Altri cookies
Privacy Policy
Come usiamo i cookie

Potremmo richiedere che i cookie siano attivi sul tuo dispositivo. Utilizziamo i cookie per farci sapere quando visitate i nostri siti web, come interagite con noi, per arricchire la vostra esperienza utente e per personalizzare il vostro rapporto con il nostro sito web.

Clicca sulle diverse rubriche delle categorie per saperne di più. Puoi anche modificare alcune delle tue preferenze. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie potrebbe influire sulla tua esperienza sui nostri siti Web e sui servizi che siamo in grado di offrire.

Cookie essenziali del sito Web

Questi cookie sono strettamente necessari per fornirvi i servizi disponibili attraverso il nostro sito web e per utilizzare alcune delle sue caratteristiche.

Poiché questi cookie sono strettamente necessari per fornire il sito web, rifiutarli avrà un impatto come il nostro sito funziona. È sempre possibile bloccare o eliminare i cookie cambiando le impostazioni del browser e bloccando forzatamente tutti i cookie di questo sito. Ma questo ti chiederà sempre di accettare/rifiutare i cookie quando rivisiti il nostro sito.

Rispettiamo pienamente se si desidera rifiutare i cookie, ma per evitare di chiedervi gentilmente più e più volte di permettere di memorizzare i cookie per questo. L’utente è libero di rinunciare in qualsiasi momento o optare per altri cookie per ottenere un’esperienza migliore. Se rifiuti i cookie, rimuoveremo tutti i cookie impostati nel nostro dominio.

Vi forniamo un elenco dei cookie memorizzati sul vostro computer nel nostro dominio in modo che possiate controllare cosa abbiamo memorizzato. Per motivi di sicurezza non siamo in grado di mostrare o modificare i cookie di altri domini. Puoi controllarli nelle impostazioni di sicurezza del tuo browser.

Cookie di Google Analytics

Questi cookie raccolgono informazioni che vengono utilizzate sia in forma aggregata per aiutarci a capire come viene utilizzato il nostro sito web o quanto sono efficaci le nostre campagne di marketing, o per aiutarci a personalizzare il nostro sito web e l'applicazione per voi al fine di migliorare la vostra esperienza.

Se non vuoi che tracciamo la tua visita al nostro sito puoi disabilitare il tracciamento nel tuo browser qui:

Altri servizi esterni

Utilizziamo anche diversi servizi esterni come Google Webfonts, Google Maps e fornitori esterni di video. Poiché questi fornitori possono raccogliere dati personali come il tuo indirizzo IP, ti permettiamo di bloccarli qui. Si prega di notare che questo potrebbe ridurre notevolmente la funzionalità e l’aspetto del nostro sito. Le modifiche avranno effetto una volta ricaricata la pagina.

Google Fonts:

Impostazioni Google di Enfold:

Cerca impostazioni:

Vimeo and Youtube video embeds:

Altri cookies

Sono necessari anche i seguenti cookie - Puoi scegliere se permetterli:

Privacy Policy

Puoi leggere i nostri cookie e le nostre impostazioni sulla privacy in dettaglio nella nostra pagina sulla privacy.

Accettare le impostazioniNascondi solo la notifica