Il libraio di Venezia

Venezia, la dama.
Bella, di quella bellezza che non ti stanchi mai di guardare, ancora e ancora.

C’è il suo cielo azzurro e l’odore del mare. L’assenza di auto e il chiacchiericcio della gente.
Le calle in cui perdersi. 

<< La libreria di San Giacomo è di due sole stanze, ma ci si può perdere come nel labirinto di Minosse. Sopra robusti scaffali di legno scuro, milioni di parole si rincorrono tra le pareti come pesci nell’oceano>>.

Vittorio, proprietario della Mobi Dick, si prende cura della sua libreria. Carezza ogni libro come fosse un bambino. Ama gli incipit, le parole, la poesia.
Ma poi ama anche Sofia, un amore che nasce piano sullo sfondo di quell’acqua che si alza sempre di più. Troppo.

Rosalba, una anziana signora, vede tutto dalla finestra del suo appartamento. È lei la nostra voce.

Giovanni Montanaro la nostra penna. Quella che abilmente ci narra della tragedia che colpì Venezia il 12 novembre 2019, piegandola sotto 189 cm di acqua.
È l’apocalisse. I negozi al piano terra nulla hanno potuto contro la prepotenza della natura.

I libri galleggiano. Si disperdono come anime vaganti nelle tenebre.

Ma la gente non si arrende.
Montanaro ci regala una storia di solidarietà e collettività.

La gente, INSIEME, dà una mano.
Chi sistema impianti elettrici,
chi aiuta a lavare via il fango, un po’ come le nostre colpe
Chi dà nuova vita ai libri comprandoli, nonostante siano illeggibili.
Perché, insomma, il sapere non può morire.
Non può infangarsi.

Così si stringono forti le mani de “Gli angeli del fango” ricordandoci che anche dal fango può emergere la forza.

Il libraio di Venezia è un libro che dà speranza, un fascio di luce su una città che da sempre fa i conti con l’acqua, che si muove sull’acqua.

E ci ricorda quanto preziosi siano le storie custodite in ogni volume.

Tant’è che alla fine del libro troverete le mappe per le librerie più belle di Venezia.

Non resta che segnarle tutte e prepararsi per un tour letterario in una delle città più belle del mondo.  

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