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Racconti in valigia

Viaggio in Portogallo | José Saramago

Chiunque creda di trovare in queste pagine una semplice guida, commetterebbe un errore.
Saramago, infatti, ci porta con sé nel suo personale viaggio in terra natìa. Un viaggio fuori e dentro di sé, attraversato dalla cultura, dalle luci, dalle voci e le armonie di un paese di cui egli stesso è parte.

Composto da 55 capitoli, il viaggio inizia lungo la frontiera spagnola nei pressi di Miranda do Douro e termina nel profondo sud dell’Algarve.
Saramago visita centinai di posti, (ricordarne tutti i toponimi è ardua impresa) scopre luoghi lontani dai soliti circuiti turistici. Si intestardisce a trovare coloro che detengono le chiavi per aprire quel monastero o quella chiesa che nasconde grandi bellezze.
Per il suo viaggio segue l’istinto o le reminiscenze storico letterarie e lo arricchisce con aneddoti e leggende narrate dagli abitanti del luogo.

Questo libro è il racconto di viaggio di un viaggiatore solitario d’altri tempi che aggiunge atmosfere e emozioni alle descrizioni di chiese, quartieri e monumenti.
È il personale punto di vista di Saramago viaggiatore/autore su un intero paese e che resta impassibile dinanzi a Batalha e al suo monastero. Lo stesso non accadde a me quando mi recai in questo paesino che mi incantò con i suoi colori giallo ocra e il silenzio della piazza intorno.
Come il viaggiatore nella copertina del libro si confonde tra gli azulejos, allo stesso modo il viaggio di Saramago si perde nel Portogallo intero e quasi gli si sovrappone.
 E quanto più ci si immerge nella lettura, tanto più il Portogallo stesso apparirà profondo come l’oceano che lo accarezza.
Così come profonda è anche la scrittura di Saramago che balla al ritmo della sintassi portoghese fatta di tradizione letteraria e oralità. Il lessico spazia dal popolare al colto fino all’uso di tecnicismi appartenenti all’architettura e alla storia dell’arte.

Questo viaggio in Portogallo è una storia. Storia di un viaggiatore all’interno del viaggio da lui compiuto, storia di un viaggio che in sé stesso ha trasportato un viaggiatore, storia di un viaggio e di un viaggiatore riuniti nella fusione ricercata di colui che vede e di quel che si è visto… Prenda il lettore le pagine che seguono come sfida e invito. Faccia il proprio viaggio secondo un proprio progetto, presti minimo ascolto alla facilità degli itinerari comodi e frequentati, accetti di sbagliare e di tornare indietro, perseveri fino a inventare inusuali vie d’uscita verso il mondo. Non potrà fare miglior viaggio

Non potrei descrivere diversamente questo libro che racchiude tra le sue pagine un viaggio che si fonde col viaggiatore nel quale l’uno diviene parte dell’altro. Nel panorama pezzi di sé, nel cuore il paese intero.

Sento ancora l’eco dei miei passi nel silenzio di una giornata soleggiata a Obidos. Il fado che si propaga nell’Alfama e il vento tra i capelli.

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📝RACCONTI IN VALIGIA Simbolo di Parigi, la To 📝RACCONTI IN VALIGIA 

Simbolo di Parigi, la Tour Eiffel, era l’unica cosa che pensavo non mi avrebbe lasciato nulla. 
Ma il bello dei viaggi è proprio la capacità di farvi invertire la rotta, cambiare pensiero o prospettiva. 

Come quella che, camminando, ci avvicina alla Tour Eiffel che si fa via via sempre più alta.
Talmente alta che si vede da ogni angolo, anche quello meno fotografato… 
E poi, quando sei proprio lì, a due passi, alzi la testa e ti rendi conto della sua maestosità. 

333 metri di grandezza e 10.000 tonnellate di ferro che da 336 anni illumina Parigi ogni ora della notte per 5 minuti. 

Una leggenda narra che la forma ad A della torre, sia un tributo di Monsieur Eiffel alla sua amata Adrienne che non potè mai sposare. 

Vera o no, mi piace pensare sia così. Del resto, siamo o non siamo nella città dell’amore?! 

Insomma, alla fine di tutto, una delle cose che mi ha lasciato più di stucco, è quella da cui non mi aspettavo assolutamente nulla. 

Caro #viaggialettore, ti è mai capitato di meravigliarti per qualcosa che credevi non fosse di tuo gusto? Che fosse un libro, un luogo, un incontro… 

Se ti è piaciuto il post lascia un 🩷 e seguimi per altri racconti 

|Racconti di viaggio |Parigi |Storytelling 

#raccontiinvaligia
#paris #toureiffel #perspective #photograph #phototraveling #storyteller #viaggio #inviaggio
📝RACCONTI IN VALIGIA sono persa tra le strad 📝RACCONTI IN VALIGIA 

 sono persa tra le strade di Parigi e ho scoperto giardini rialzati, finestre dalle quali si può immaginare la vita all’interno, edifici che mi hanno trasportata direttamente a Portobello Road o, nella milanese, Via Lincoln. 
Parlo di Rue Crémieux, che potete vedere nella prima e seconda foto del carosello, così chiamata per celebrare l’avvocato Crémieux che si batté per la libertà di parola e l’abolizione della pena di morte. 

Si trova vicino Gare de Lyon e la sua bellezza risiede nei suoi colori e nel silenzio.
Poco gettonata dai turisti, non vi sembrerà di essere nella prima città più visitata al mondo, anzi.. è il posto giusto per godervi la quiete e il tempo tutto per voi. 

Prestate attenzione ai colori, ai disegni che aggiungono arte alle facciate, ai trompe l’oeil e ai gatti neri che vi tengono d’occhio. 

Se andrete qui, vi sfido a trovare la targhetta che ricorda il livello raggiunto dall’acqua durante l’inondazione del 1910 a Parigi. 

Cari #viaggialettori, avete già visto questa piccola strada piena di colori?
Programmi per il vostro weekend? 

Vi leggo come sempre con affetto

#raccontiinvaligia
#paris #buildingphotography #streetphoto #viaggio #inviaggio #travelling #parigièsempreparigi #discoverparis 

|Racconti di viaggio |Parigi |Storytelling
📖PAESE CHE VAI LIBRO CHE PORTI 📚Shakespeare 📖PAESE CHE VAI LIBRO CHE PORTI
📚Shakespeare and Company, di Sylvia Beach, editore @neripozza 

Le pagine di Shakespeare and company ripercorrono le memorie di Sylvia Beach, autrice del romanzo e fondatrice dell’omonima libreria americana a Parigi.

Leggendo questo libro viaggeremo tra gli anni ‘20 e ‘30 in una Parigi che brillava di geni letterari e artistici. 

Ceneremo con Scott Fitzegrald e Zelda, scopriremo le sfumature della personalità di Hemingway e conosceremo la genialità di James Joyce insieme ai suoi problemi alla vista.

Scopriremo aneddoti, ci innamoreremo di una libreria americana che fu un luogo di ritrovo in un’epoca di grande fermento letterario. 

Ripercorreremo i passi di Sylvia e le sue difficoltà economiche quando si fece carico della prima pubblicazione dell’Ulysses di James Joyce. 

La Shakespeare and company chiuse i battenti nel 1941 a causa della II guerra mondiale ma la notizia positiva è che Sylvia Beach riuscì a portare in salvo tutti i libri presenti prima che i tedeschi lasciassero dietro di sé solo cenere. 

E se volete sapere della rinascita della Shakespeare and Company che oggi si trova in Rue de la Bǔcherie 37, nel cuore del quartiere Latino, non vi resta che leggere il libro. 

Romanzo consigliato agli amanti dei libri, dei sogni e di Parigi. 

E voi conoscete la Shakespeare and Company? Leggereste il libro? 

| Recensione |Libri di viaggio |Shakespeare and company

#raccontiinvaligia
#shakespeareandcompany #neripozza #sylviabeach #recensione #librisulibri #ticonsigliounlibro #bookstagramitalia
📝RACCONTI IN VALIGIA DA PARIGI 📍Quartiere Sa 📝RACCONTI IN VALIGIA DA PARIGI
📍Quartiere Saint Germain e Quartiere Latino

Quando esco dall’albergo del quartiere di Saint Germain l’aria frizzantina mi accompagna tra le vie di una Parigi ancora addormentata e rischiarata dalle prime luci del giorno. 
Sulla mappa ho segnato Rue Mazarine: una stretta via ricca di Gallerie d’Arte e librerie che culmina con la cupola dell’Academie Française sullo sfondo. 

A 5 minuti a piedi da qui si trova Le Café Procope, uno dei caffè più antichi di Parigi, fondato dal catanese Francesco Procopio che rese famoso questo locale grazie al suo prelibato sorbetto. Il locale divenne presto frequentato da Voltaire, Russeau, Victor Hugo e tanti altri e passare di qui è come fare un tuffo nel passato. 

Percorrendo tutta la rue Mazarine si arriverà sulla riva della Senna dove i Palazzi si specchiano nelle sue acque. 

Non so voi, ma io ho spesso sognato di vivere in una di quelle mansarde, con fogli sparpagliati per terra e la vita che risuona da una finestra lasciata aperta. 

Da questo lato della Senna, troviamo il Museo d’Orsay che meriterebbe una visita solo per il fatto di trovarsi all’interno di un’ex stazione ferroviaria. 
Avvicinandoci al quartiere Latino, simbolo della vita universitaria parigina, incontreremo  la Sorbona e il Pantheón del quale ammirare la cupola, il Pendolo di Facault e le tombe di illustri personaggi francesi. 

Dopo tanto camminare si può fare una pausa in uno dei giardini del quartiere, come ad esempio, ai Giardini del Lussemburgo. 

E, per gli amanti dei libri, sarà d’obbligo una visita alla libreria Shakespeare and company. 
Ma questo, è un altro post. 

E voi siete mai stati a Parigi? Se sì, cos’è che avete amato di più? 

Se vi è piaciuto questo post, lasciate un ❤️ e seguitemi per altri racconti ☺️

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📝RACCONTI IN VALIGIA Parigi vi invita a danza 📝RACCONTI IN VALIGIA 

Parigi vi invita a danzare perdendovi tra i suoi boulevard. 

È libera e ribelle la Ville Lumiere. Desiderata e accogliente. 
Patria di scrittori e poeti. 
Arrogante e sicura, fa bella mostra di sé. 
Vi innamorerete, in una sera d’estate, mentre l’aria frizzantina e il vento da nord vi scompiglierà i pensieri. 

“Chi guarda nelle profondità di Parigi ha le vertigini. Niente di più fantastico, niente di più tragico, niente di più superbo” scriveva Victor Hugo. 

Pronti a perdervi con me a Parigi? ☺️ 
Io non vedo l’ora di raccontarvela 🩷

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📝RACCONTI IN VALIGIA DALLE LIBRERIE DI PARIGI 📝RACCONTI IN VALIGIA DALLE LIBRERIE DI PARIGI 

Difficile scegliere una libreria… 
Il Quartiere Marais e il Quartiere Latino offrono librerie a ogni angolo. 

Solo vicino all’hotel in cui alloggiavo ne ho contate 3 (a 500mt di distanza). 

Insomma, un paradiso per gli amanti dei libri. 

Le mie preferite però sono state queste tre: 

🔹La rinomata Shakespeare and company che non ha bisogno di presentazioni 

🔹La Abbey Bookshop meno famosa della prima e anche meno affollata. Un gioiello per chi ha la pazienza di spulciare libri introvabili. Insomma, dei veri tesori. 
Peccato per i corridoi un po’ strettini 

🔹Ultima ma non per importanza, la Tour de Babel, l’italianissima libreria di Parigi che sorge nel pittoresco quartiere Marais. Dal 1984, è un punto di riferimento per chi ama la letteratura italiana

Vi ho convinti a visitarne una? 

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