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Racconti in valigia

Dio di illusioni | Donna Tartt

Appena comprato il libro, la prima domanda che mi posi fu quale fosse questo Dio di illusioni. Leggendo il romanzo compresi che si trattava di Dioniso.

Dioniso, nato da una relazione adulterina tra Zeus e Semele, fu vittima della gelosia accecante di Era che, dopo aver invano tentato di ucciderlo mentre era ancora un feto, in età adulta lo rese folle.
Il Dio iniziò così a vagare per il mondo compiendo imprese incredibili, seguito da un corteo di satiri e baccanti. A queste, si ispirarono proprio i riti a lui dedicati, i cosiddetti riti dionisiaci legati all’esaltazione dei sensi. Ciò poteva avvenire solo entrando in un delirio mistico prodotto dalla danza di una musica forte e un grande stato di eccitazione.

I partecipanti, chiamati a imitare il corteo che seguiva Dioniso, sfilavano ubriachi per la città indossando maschere e muovendosi al suono del ditirambo. Ondeggiando uscivano dalle mura cittadine per dare inizio alla fase più feroce del rito: smembrare un animale vivo e mangiarne la carne cruda-omofagia- per unirsi in comunione con Dioniso e sentirne la presenza nel proprio corpo.

Molti dei partecipanti testimoniavano di essere capaci di grandi azioni e sopportare forti dolori. Questa pratica, ritenuta pericolosa, venne poi abolita successivamente.

A questo rito si è ispirata anche Donna Tartt per il suo romanzo di esordio.

Siamo in un college del Vermont, Richard vi si è appena trasferito e con sua grande gioia riesce a entrare a far parte del corso di greco antico tenuto da Julian Morrow di cui fanno parte solo cinque studenti: Henry, Francis, Bunny e i gemelli Charles e Camilla.
Avvolti da un’aura quasi mistica, Richard li venera come fossero divinità ma comprende che c’è qualcosa di strano nei loro comportamenti. Durante un rito dionisiaco è successo qualcosa, è Henry a spiegarlo a Richard, il quale, insieme al gruppo si macchierà di un delitto per nasconderne un altro.

È l’inizio della loro discesa negli inferi.

Il mondo classico è certamente il fulcro attraverso il quale si diramano tutte le vicende contenute in Dio di illusioni.
Basti pensare che senza il rito dionisiaco non sarebbero esistite le azioni successive.
Pensiamo alla figura di Julian, venerato come fosse un Dio e al rapporto di profondo rispetto tra Henry e il suo maestro che sottolinea l’importanza che esso aveva al tempo dei greci.

Ed è anche il punto cardine del crollo di Henry; nel momento in cui Julian scopre la verità sulla morte di Bunny, il maestro volge le spalle ai suoi allievi, al SUO allievo. Li abbandona nel loro senso di colpa e nel senso di vergogna- anch’esso elemento chiave della civiltà ellenica- che Henry prova per aver deluso il suo maestro.

Non sono mai entrata in sintonia con questo libro e ho fatto fatica ad arrivare all’ultima pagina.
Alla Tartt va però riconosciuto il merito di un grande stile letterario capace di descrivere con estrema poesia anche i gesti più orribili, tanto da non distinguere più nemmeno noi, il bene dal male.
Infine, ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi poiché la bellezza di cui sono intrisi fa da contraltare all’oscurità dei loro animi.

“La bellezza è crudele” (Καλέπα τα κάλα).

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“La felicità è reale solo se condivisa” Buo “La felicità è reale solo se condivisa”

Buon weekend amici 

#raccontiinvaligia
#happiness #travelling #inviaggio #viaggiare #neverstopexploring
✨QUATTRO CHIACCHIERE IN VALIGIA Cari #viaggiale ✨QUATTRO CHIACCHIERE IN VALIGIA 
Cari #viaggialettori, raccontatemi di voi

🔹Qual è il vostro posto del cuore per le letture? 
🔹Il genere letterario che amate? 
🔹E il libro di cui non fareste mai a meno?

Inizio io ☺️
🔹I posti in cui amo leggere sono due: in mezzo al verde e a due passi dal mare. 
🔹Prediligo la narrativa di viaggio, la letteratura nordica e i romanzi di formazione (ebbene sì, non so scegliere una sola cosa 🤣)
🔹Non farei mai a meno de “I pesci non hanno gambe” del mio amato Stefansson. Un libro arrivato in un momento complicato e che mi ha aiutato tanto. 

✨ Adesso tocca a voi 
Vi leggo come sempre con affetto 

#raccontiinvaligia
#libri #librisulibri #narrativadiviaggio #leggeresempre #luoghiperleggere #readingtime #bookstagramitalia
📝RACCONTI IN VALIGIA DALLE LANGHE Il mio tour 📝RACCONTI IN VALIGIA DALLE LANGHE 

Il mio tour di un giorno nelle Langhe è iniziato con una passeggiata tra i vicoli di La Morra.
Affacciarsi dal suo belvedere e osservare la distesa di vigneti, ripaga tutti i sensi. 

D’obbligo un buon bicchiere di vino per celebrare questa zona del Piemonte

Finito il pranzo mi sono recata nel comune di Barolo.

Oltre a visitare vigneti e cantine per degustare un buon Barolo, si potrà entrare nel suo famoso Castello che, oggi, è sede del WiMu.
Il WiMu è un museo interattivo del vino che coniuga sapientemente modernità e tradizione. 

Uscita dal castello mi sono diretta a Serralunga d’Alba, borgo meno noto delle Langhe dal quale ho scattato le foto che vedete. 

Qui mi sono goduta un calice di vino gustando la bellezza delle colline rigate da vigneti tutti regolari e illuminate da un caldo sole dorato. 

E voi, cari #viaggialettori, quale posto del nostro bel paese amate? 

#raccontiinvaligia
#langhe #piemonte #italiabella #inviaggio #viaggio #neverstopexploring #winetasting #barolo #volgopiemonte #langheunesco

|Racconti di viaggio |Langhe |storytelling
📝QUESTA NON È UNA GUIDA Mamma è in città e 📝QUESTA NON È UNA GUIDA 

Mamma è in città e un giretto ai laghi è obbligatorio.

Siamo partiti alla volta di Orta San Giulio e del suo lago cristallino e poi a Stresa per prendere il traghetto che ci avrebbe portato all’Isola dei Pescatori per un’ottima cenetta al tramonto 

#raccontiinvaligia
#storytelling #arounditaly #emotional #italy #ortasangiulio #isoladeipescatori #menaggio #instaviralvideo
📖RECENSIONE IN VALIGIA Apeirogon Apeirogon è 📖RECENSIONE IN VALIGIA 
Apeirogon

Apeirogon è la storia di Rami Elhanan e Bassam Aramin, un padre israeliano e uno palestinese che, a 10 anni di distanza hanno perso per sempre le loro bimbe, Smadar e Abir, uccise per mano del paese nemico. 

Apeirogon è la storia di due padri che invece della vendetta hanno scelto le parole. 

Appartenenti al gruppo Combattenti per la pace, vanno nel mondo raccontando la loro storia, il dolore che non si è trasformato in vendetta perché essa “è una spirale senza fine, che non restituisce i morti alla vita”. Hanno fatto delle parole armi per la pace. 

Apeirogon evoca un poligono con infiniti lati. Un titolo che testimonia la complessità di un conflitto che va avanti da oltre 75 anni. 
Un labirinto nel quale McCann avanza attraverso 1.001 paragrafi. 

Ognuno di essi contiene schegge di storie apparentemente lontane nelle quali McCann si muove avanti e indietro ripassando al setaccio quello che era già stato detto. 
Ci dona pezzi di puzzle delle vite di Rami e Bassam, lasciando a noi il compito di ricostruire le loro storie e la Storia. 

Questo libro o si ama o si odia. Ha, infatti, ricevuto molte critiche e la scrittrice Susan Abulhawa ha definito mistificante “la retorica del dialogo”.

Ma McCann prende le distanze dalle questioni politiche e attraverso la storia di Rami e Bassam racconta le divisioni e i muri che si ergono ovunque, dagli Stati Uniti fino all’Irlanda in una trama universale che non risparmia nessuno.

E se anche fosse utopico credere che il dialogo sia lo strumento giusto per mettere a tacere la guerra, le parole esplodono e rimbombano in un’eco infinita. 

A Rami e Bassam che ancora oggi restano uniti in quella striscia che li vorrebbe nemici. 

A tutte le Smadar e Abir, figlie di una terra che continua a sanguinare. 

|Apeirogon |Recensione |Libri da leggere

#raccontiinvaligia
#ticonsigliounlibro #librisulibri #reportage #apeirogon #memoria
Questo è l’ultimo post dedicato alla Namibia. Questo è l’ultimo post dedicato alla Namibia. 
Di cose da mostrarvi ne avrei all’infinito, ma mi piaceva l’idea di salutare questo viaggio fatto insieme a me (attraverso i vari post) donandovi una Namibia che così non si vedeva da oltre 20 anni. 

Un Paese in fiore, con il verde a contrastare il rosso della sua terra, l’arancio del deserto. 
La vita che si riprende il suo posto, la natura che, come sempre, stupisce. 

Alla Namibia e alla sua terra rossa come il cuore 
Alla vita che sempre rinasce

|Racconti di viaggio |Storytelling 

#raccontiinvaligia
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