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La viaggiatrice leggera | Katharina Von Arx

Un bagaglio leggero è l’essenziale per visitare luoghi, immergersi, tastarli, assaporarli e raccontarli attraverso un taccuino e una matita.

È così che parte Katharina Von Arx: la viaggiatrice leggera.        

Studentessa d’arte a Vienna, ma svizzera d’origine, spinta da un malessere generale e da una casa che le appare d’un colpo troppo piccola, una gabbia dorata dalla quale è difficile spiccare il volo e interessata a quello che c’è oltre i confini austriaci, invia lettere a tutti coloro che si occupano di viaggi scrivendo se qualcuno può ospitarla gratis, o quasi, su una nave qualunque verso una destinazione qualsiasi.
È il 1953 quando, dopo tanti no, arriva finalmente il tanto aspettato sì e Katharina si imbarca su una nave da crociera diretta in India.

Nasce così questo diario di bordo, corredato da settantanove disegni, che racconta un viaggio che salpa da Genova, passa per un giro in bicicletta a Napoli e un party a Calcutta, attraverso la meraviglia di fronte al Taj Mahal e l’emozione di fronte alle donne di Rangoon con i cerchi attorno al collo. Verso Hong Kong ,Giappone fino all’approdo nell’occidentale America con tutti i suoi stereotipi.

Accompagnata da pochi vestiti, un elmetto, un ukulele e l’occorrente per dipingere, questa incantevole viaggiatrice dipingerà un quadro perfetto del mondo e di chi lo abita. Avida di scoperta e conoscenza, decisa a lasciarsi alle spalle una società che la vuole sottomessa al potere degli uomini, Katharina si ritroverà proprio di fronte allo stesso problema: uomini, sempre e solo uomini.
La verità è che approda in Paesi in cui la struttura sociale è dominata dagli uomini, unici a cui poter chiedere favori per poter continuare il suo viaggio.
Ed eccoli che si sentono in diritto di fare avances di ogni tipo a una viaggiatrice leggera: leggera per via del suo bagaglio, perché viaggia da sola (passabile per una donna di facili costumi) e perché è apparentemente ignara dei pericoli che la attendono.
Ma Katharina sa riconoscere << una tigre da un agnello>> e non si lascerà trarre in inganno da nessuno degli uomini incrociati lungo il cammino e alle cui richieste risponderà con eleganza e grande ironia, quasi come una moderna Jane Austen.
Non si lascerà scoraggiare dal pregiudizio nei suoi confronti né dai consigli elargiti da chi la ha più a cuore: lei decide cosa vedere, quando vederlo e come; fosse anche in bici nei vicoli de Il Cairo.
La particolarità di questo libro la scopro nella postfazione di Sara Mamprin che ci informa che l’autrice stessa ha volutamente omesso parti in cui si è sentita più in pericolo e altre nelle quali ha invece tanto apprezzato la conoscenza di alcuni uomini senza dirci come sia mai andata a finire.

 Katharina, scrittrice e giornalista venuta a mancare alcuni anni fa, è una viaggiatrice leggera e prima ancora una donna libera che viaggia accompagnata da quella elegante sfrontatezza di chi non teme la libertà.

La viaggatrice leggera è un diario di viaggio che consiglio a tutte quelle donne che temono di perdersi nel mondo ma che hanno il coraggio di affrontarlo ogni giorno anche tra i muri di casa.

Difendiamo la nostra libertà è il dono più prezioso che possediamo.

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📝RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA Ve ne avev 📝RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA 

Ve ne avevo parlato nel mio post precedente. Un luogo che vale la pena vedere di giorno, e non solo di notte con la Via Lattea a illuminare i cieli, è la Quiver Tree Forest.

Questa foresta sorge a circa 14 km dalla cittadina di Keetmanshoop. 
Questi alberi, alti quasi 9 metri, appartengono alla famiglia dell’Aloe (molto diffusa in Africa e nel Sud Africa) e vengono conosciuti anche come alberi “faretra” in quanto i rami e le foglie sono utilizzati dalle popolazioni indigene per costruire le faretre (le frecce). 

Queste meravigliose creature viventi hanno la bellezza di 200-300 anni e dal 1995 sono state dichiarate Monumento Nazionale della Namibia. 
A ben vedere direi… 

La Quiver Tree Forest è una tappa obbligatoria del vostro viaggio in Namibia. Qui, i colori del tramonto vi spezzeranno il fiato. Il cielo esplode di rosso, sfuma verso il viola, i tronchi degli alberi si scaldano e si accende il suono della natura. 

Vi farà compagnia il cinguettio degli uccelli e di strane creaturine che faranno capolino dalle rocce di dolorite incuriositi dalla vostra presenza. (Vedi foto 1) 

Tranquilli, sono ground squirrel, animaletti innocui, dal musetto grazioso e molto comuni da queste parti. 

Cari #viaggialettori, avete mai visto questi alberi e i loro simpatici Ground squirrell? 

| Quiver Tree Forest | Racconti di viaggio | Storytelling 

#raccontiinvaligia
#namibia #africa #inviaggio #raccontidiviaggio #viaggiaresempre #storyteller #travelphotography
📖RECENSIONE IN VALIGIA La spiaggia infuocata, 📖RECENSIONE IN VALIGIA 
La spiaggia infuocata, Wilbur Smith 

Centaine de Thiry è una giovane aristocratica francese, innamorata di un pilota sudafricano durante la prima guerra mondiale. Il loro sembra un idillio perfetto d’amore, ma la vita ha in serbo altri piani. 

Alla morte del suo amato, la giovane donna, rimasta incinta e sola, dopo varie peripezie arriverà in Africa e qui troverà il senso della sua esistenza e di quella del bambino che porta in grembo.

In un viaggio epico attraverso il deserto del Kalahari e grazie all’aiuto di due vecchi boscimani San che le insegneranno la forza della spiritualità e della sopravvivenza, Centaine de Thiry, supererà tutti gli ostacoli che incontrerà lungo il suo cammino senza mai arrendersi.

La scrittura di Wilbur Smith è incalzante e ricca di colpi di scena. I dettagli sempre molto puntuali fanno dell’Africa una vera e propria protagonista del libro. Le descrizioni dei paesaggi sono così coinvolgenti da trasportarci tra le affascinanti dune del deserto, la savana verdeggiante e le imponenti coste della Namibia.

La spiaggia infuocata è un romanzo che celebra la resilienza, l’amore e la lotta per la propria identità. È un invito a perdersi e ritrovarsi, a scoprire terre lontane e a confrontarsi con le proprie paure e desideri più profondi.

Cari #viaggialettori, avete letto qualcosa di Wilbur Smith? 

|La spiaggia infuocata |Recensione libri | Libri di viaggio 
 
#raccontiinvaligia
#laspiaggiainfuocata #letteraturadiviaggio #leggeresempre #recensione #bookstagramitalia #ticonsigliounlibro
✈️RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA Per parl ✈️RACCONTI IN VALIGIA DALLA NAMIBIA 

Per parlarvi del viaggio in Namibia, inizio da qui. 
Da quel cielo stellato che, per me, è stato il dono più bello dell’Africa.
Immaginate di trovarvi in una delle foreste più suggestive del Paese: la Quiver Tree Forest dove, alberi alti 9 metri, si stagliano verso il cielo creando un panorama surreale. 
Di giorno si potranno ammirare le loro particolarissime chiome o gli intrecci delle cortecce ma, di notte, quando il mondo va a dormire, si accendono le luci e prende vita lo spettacolo più bello della Namibia.

Bisogna aspettare 20 minuti affinché gli occhi si abituino al buio e possano godere di ogni singola stella del firmamento. 
Protagonista indiscussa dello spettacolo è la Via Lattea che, brillante e sfavillante, fa bella mostra di sé. 

E allora, prendi la macchina fotografica, provi a scattare qualcosa che le renda giustizia ma, la verità, è che nessuna foto può rappresentare davvero la bellezza di quel che gli occhi vedono.

La Namibia è così, bisogna “vederla”. 
Allora sedetevi e respirate a pieni polmoni, avvolti solo dal silenzio e dalle luci del cielo.

È lì che troverete l’infinito. 

Vi piacerebbe se vi mostrassi delle foto della Quiver Tree Forest al tramonto? 
Avete mai visto un cielo così? 

|Quiver Tree Forest |Racconti di viaggio |Storyteller

#raccontiinvaligia
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✨ GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO Oggi è la “Gi ✨ GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO 

Oggi è la “Giornata mondiale del libro”. 
Il giorno che celebra tutte le volte in cui il libro è stato il nostro rifugio durante i giorni tristi. Un inno alle storie che ci hanno fatto battere il cuore e a quelle che ci hanno mostrato la via.

Questo giorno ci ricorda che un libro può farci viaggiare senza biglietto, farci piangere alle 2 di notte o ridere da soli in metropolitana. 

A tutte le volte che abbiamo camminato nelle vite degli altri e abbiamo compreso meglio noi stessi. 

A tutte le volte che leggere è stato un atto di coraggio e resistenza.

Per non dimenticare quanto potente sia la voce dei libri.

Che possiate trovare sempre quel libro che sembra scritto proprio per voi. 

Buona giornata mondiale del libro! 

#raccontiinvaligia
#giornatamondialedellibro #librisulibri #leggeresempre #booklover #bookstagramitalia #bookblogger #storytelling #libridaamare
📖RECENSIONE IN VALIGIA 

Questo è il libro più strano che mi sia capitato di leggere. Ma se a scriverlo è Debora Levy, la cosa non sorprende.
Quando ho chiuso l’ultima pagina mi sono sentita frastornata. Ogni pezzetto di me si perdeva nel tempo, in diverse realtà divise tra menzogna e verità.

Con me, Saul Adler, investito sulle strisce pedonali di Abbey Road.
<<Ciao Saul. Come va?>>
<<Sto cercando di attraversare la strada>>risposi
<<sì’, disse lei, è da trent’anni che cerchi di attraversare la strada, ma sono successe un po’ di cose nel frattempo>>. 

Un cammino frammentato in cui mi sono ritrovata senza coordinate. In continua discesa, come se stessi per affondare, senza mai che accadesse per davvero.

Un viaggio nella memoria di Saul, dentro quei ricordi in cui il padre è “morto ormai molte volte prima di morire” dove il passato lascia posto a un presente che in realtà è ancora passato. 

E sullo sfondo il viaggio nella Berlino Est. La caduta del muro che si fa memoria intrecciandosi con il ricordo:  l’amore di Jennifer che in Saul trovava la musa per i suoi scatti, l’amicizia di Walter e Luna, la quale ballava sulle punte ormai consumate. 
Il ricordo di un bambino volato troppo presto.

E tutto Saul ha visto, ma quel tutto è solo un piccolo fascio di luce che si accende di rado. E allora, cos’è realmente accaduto?
 
“L’uomo che ha visto tutto” è un viaggio tra presente, passato e futuro. È il racconto di un muro e di uno Stato inerte. Una memoria che non sa cosa ricorda e cosa è immaginato.
Un viaggio che mi ha sballottata, mi ha fatto perdere e poi ritrovarmi.
Lo consiglio? 
Sì, perché bisogna solo buttarsi.

 Cari #viaggialettori, avete letto questo libro? Lo leggereste? 

#raccontiinvaligia
#recensione #ticonsigliounlibro #libridaleggere #leggeresempre #bookstagramitalia #luomocheavevavistotutto #nneditore

| Recensione libri | Letture consigliate | Libri
📝RACCONTI IN VALIGIA Napoli, che non ha bisog 📝RACCONTI IN VALIGIA 

Napoli, che non ha bisogno di parole.
Napoli che incanta, che vibra ed emoziona. Ogni volta, come fosse la prima. 

Cari #viaggialettori siete mai stati a Napoli?
Se sì, cosa vi è piaciuto? 

Vi leggo come sempre con affetto 

#raccontiinvaligia 
#napoli #volgonapoli #napolidavivere #naplesitaly #inviaggio #viaggio #ontheroad #photographer #storyteller #raccontodiviaggio

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