• Home
  • Libri
    • Letteratura dall’Africa
      • Libri dalla Nigeria
    • Letteratura dall’Asia
      • Libri dal Giappone
      • Libri dal Medio Oriente
      • Libri dal sud est asiatico
      • Libri dall’Asia meridionale
      • Libri dall’Asia settentrionale
    • Letteratura dalle Americhe
    • Letteratura dall’Europa
      • Libri dai Balcani
      • Libri dal Nord Europa
      • Libri dall’Est Europa
      • Libri dall’Europa Occidentale
  • Racconti in Valigia
  • Foto
  • Chi Sono
  • Scrivimi
  • Cerca
  • Menu Menu
  • Home
  • Home
  • Viaggi
  • Libri
  • Racconti
  • Libri in valigia
  • Libri sul comodino
  • Di pensieri
  • Blog
  • Recensioni
  • Foto
  • Chi Sono
  • Scrivimi
  • Cerca
  • Menu Menu
Racconti in valigia

I giusti | Jan Brokken

Tutte le cose importanti cominciano all’improvviso e destano sospetto. A volte ci si ritrova di fronte a una scelta impossibile e per decidere si ha solo una frazione di secondo. Pur non sapendo ancora nulla, si ha il presentimento che da ciò possa dipendere il resto della propria vita (…) Jan Zwartendijk sentì squillare il telefono

All’altro capo del filo c’è il console olandese a Riga, De Decker, il quale spiega a Zwartendijk che l’attuale console di Kaunas verrà sollevato dall’incarico e proprio a lui, dirigente della Philips in Lituania, tocca la nuova nomina consolare. Una nomina ad interim che non deve preoccuparlo. È il 29 maggio 1940 e l’Armato Rossa sta per invadere la Lituania. Qualche giorno dopo Peppy Sternheim Levin e Nathan Gutwirth, entrambi ebrei, bussano alla porta del nuovo console per richiedere un visto di uscita dalla Lituania. Zwartendijk chiede loro di rivolgersi al console di Riga, il quale li rispedisce al console di Kaunas spiegandogli che basta scrivere sui loro passaporti che per entrare a Curaçao – all’epoca possedimento coloniale olandese – non è necessario alcun visto. Zwartendijk, che si fida poco dei russi e ancor meno dei nazisti, non ci pensa due volte. Due semplici righe che cambieranno completamente il corso della storia per migliaia di ebrei.
Sì, perché la voce della non necessarietà di un visto per Curaçao, si sparge in fretta e tanti sono gli ebrei che si rivolgono al console per apporre quella frase sui loro passaporti.
Ma la strada non è così semplice, perché per uscire dalla Lituania occorre attraversare tutta la Russia a bordo della Transiberiana, arrivare a Vladivostok e da lì prendere il traghetto per il Giappone e poi per un’altra meta ancora: Stati Uniti, Australia o chissà dove.
<<Il giro del mondo. Ma valeva la pena provarci>>.
Per attuare ciò, era necessario un visto di transito per il Giappone. Chi aveva quell’importante frase sul passaporto, bussò alla porta del console giapponese Sugihara, il quale, armato d’inchiostro e pennino rilasciò il visto. Senza incontrarsi o parlarsi nemmeno una volta, i due consoli diedero vita a un’operazione di salvataggio dalla portata inimmaginabile. Nemmeno loro avevano idea di quello che stavano facendo. L’unica cosa certa era che conservavano nel cuore la speranza che quelle persone avrebbero potuto salvare le loro vite lontane da un’Europa sconvolta da Hitler e le sue brutalità. Insieme ad altri consoli olandesi come De Jong, Romer e De Voogt, molti saranno gli ebrei che riusciranno a uscire dal Giappone.

Il Talmud dice che in qualunque momento della storia, esistono 36 giusti dalle cui sorti dipende il destino dell’umanità.
Quattro li abbiamo conosciuti tra queste pagine, sebbene Sugihara e Zwartendijk ebbero delle conseguenze a causa dell’operazione messa in atto. Il primo dovette ritirarsi dalla carriera diplomatica e vendere lampadine porta a porta per tirare avanti. In compenso fu l’unico giapponese a essere nominato nello Yad Vashem e l’unico a scoprire cosa accadde agli ebrei che mise in salvo.
Zwartendijk fu umiliato da una reprimenda del governo olandese per non aver rispettato le regole e visse gli ultimi anni della sua vita nel dolore e nella convinzione di aver salvato solo una manciata dei “suoi ebrei”, mandando gli altri a una morte certa.
I figli del console raccontano che quello fu un dolore costante, tant’è che in punto di morte, il console olandese sorrise. Probabilmente perché poteva smettere di arrovellarsi su quel punto.
fu uno dei suoi figli a scoprire tutta la verità e a portare alla luce le gesta del padre che , solo nel 1998, fu riconosciuto Giusto tra le nazione dallo Yad Vashem.

<<In definitiva, secondo i miei calcoli, sono circa 2700 i profughi che dalla Lituania sono arrivati a Shangai. Supponendo che il numero di profughi non registrati sia stato pari a quasi il doppio, la cifra effettiva dovrebbe aggirarsi intorno ai 5000. Nel 1941 circa 4000 profughi ebrei riuscirono a scambiare subito il Giappone con una destinazione finale. Alla fine, grazie al piano di fuga escogitato da Zwartendijk, poterono lasciare la Polonia e la Lituania fra i 9000 e i 10.000 uomini, donne e bambini>>.

Jan Brokken ripercorre la storia dei profughi, cerca risposte, interroga chi è sopravvissuto e scava nella mente dei ricordi di Edith e Robert Zwartendijk per restituirci la memoria tra le pagine di un libro che ha in sé la forza della Storia. Non ci risparmia nulla Brokken. E più di una volta mi sono ritrovata gli occhi pieni di lacrime leggendo di azioni barbare perpetrate in nome di una razza superiore. Sono i momenti in cui ho provato vergogna per l’umanità intera e dolore per quella bambina di 13 anni con i capelli raccolti in due trecce che ha spiccato il volo troppo presto. O per intere famiglie le cui speranze sono state distrutte nonostante quelle righe sul passaporto.
L’autore olandese però ci racconta anche le storie felici di chi ce l’ha fatta, quelle con il lieto fine, commoventi. Quelle che mi hanno fatto piangere ancora sfogliando le pagine di un libro che è un affresco della Storia e delle storie umane.
Non solo dei profughi ebrei, ma di quella di un console olandese che lasciò Kaunas con la coscienza a posto. Che soffrì per aver creduto erroneamente che dal suo gesto eroico, solo quattro persone ebbero slava la vita.

<< Ogni persona è un mondo intero. Chi salva una vita, salva il mondo intero>>.

Chi sopravvisse aveva fretta di cancellare il dolore. Aveva bisogno di tempo, un tempo che per Zwartendijk fu più breve.
Ma nessuno dimenticò l’Angel de Curacao che doveva poter sempre pronunciare il nome della sua famiglia senza vergognarsi.  Nella parte inferiore della sua tomba ci sono dei sassolini, è un’antica tradizione degli ebrei, popolo del deserto, che per proteggere le tombe dalla sabbia, usavano dei sassi. E ogni nomade che passava di lì ne lasciava uno a sua volta. Oggi ogni parente o amico ne lascia uno sulla tomba come segno che non si è dimenticato del defunto.

<<Dietro a ogni sassolino si nasconde un racconto. Tutti quei racconti insieme costituiscono l’enorme costruzione chiamata Storia>>.

Zwartendijk aveva offerto ai profughi un’opportunità di salvezza. Cosa ci fosse dopo, nessuno poteva saperlo. Alcuni trovarono la morte, altri la vita.  Ma tutti conservavano nel cuore una luce di speranza.
La stessa che mi accompagna oggi, che mi fa avere fiducia in quella parte di umanità che non si gira dall’altra parte quando gli si chiede di agire.
e finché esisterà una sola di queste anime, la luce trionferà sulle ombre.

<< Non chiudere la porta. Non voltarti dall’altra parte>>.

Altre Recensioni che potrebbero interessarti

    •   Back
    • Libri dai Balcani
    • Libri dal Nord Europa
    • Libri dall'Est Europa
    • Libri dall'Europa Occidentale
Miss Islanda | Audur Ava Olafsdottir

Miss Islanda | Audur Ava Olafsdottir

Kallocaina, il distopico di Karin Boye

Kallocaina, il distopico di Karin Boye

Storia di Ásta | Jon Kalman Stefansson

Storia di Ásta | Jon Kalman Stefansson

I giusti | Jan Brokken

I giusti | Jan Brokken

Arabia Felix | T. Hansen

Arabia Felix | T. Hansen

Chiederò perdono ai sogni | S. Chalandon

Chiederò perdono ai sogni | S. Chalandon

Home / Recensioni / Letteratura dall'Europa / Libri dal Nord Europa / I giusti | Jan Brokken

Home

Recensioni in Valigia

Racconti in Valigia

Fotografie in Valigia

Chi Sono

Scrivimi

cri_libri_e_viaggi | blogger

cri_racconti_in_valigia

📚PAESE CHE VAI LIBRI CHE PORTI Il nostro viag 📚PAESE CHE VAI LIBRI CHE PORTI 

Il nostro viaggio in Provenza continua attraverso 3 libri che ho letto e apprezzato. 

Mi ha fatto compagnia Madame le commissaire, alle prese con un vecchio omicidio irrisolto nella sua Fragolin
[Madame le commissaire e la vendetta tardiva]

Mi ha accompagnata tra campi di girasoli il buon Elzéard che, anno dopo anno, con cuore gentile ha piantato le ghiande perfette. Senza cercare gloria, solo per amore della natura. 
[L’uomo che piantava gli alberi]

E poi, c’è il viaggio lento e ironico nella Provenza di Peter Mayle che ne racconta la quotidianità, gli imprevisti, l’essenza del “normalement” tipica dei provenzali. 

Insomma, se ti va di fare un tuffo tra i colori della Provenza questi sono i libri giusti

E tu, caro #viaggialettore, hai qualche altra lettura da consigliarmi? 

|Recensione |Libri ambientati in Provenza 

#raccontiinvaligia
#provenza #ticonsigliounlibro #libridiviaggio #letteraturadiviaggio #libriinvaligia #leggeresempre #bookstagramitalia #consiglidilettura
📝ITINERARIO PROVENZA GIORNO 2 📍Aix en Prove 📝ITINERARIO PROVENZA GIORNO 2 
📍Aix en Provence 

Aix en Provence, la città di Paul Cézanne e Emile Zola, racchiude un fascino senza tempo. 

È elegante, ricca di piazze piene di sole che si animano coi mercati locali che espongono frutta, libri antichi, fiori e saponette. 
Profumi e colori invadono le strade e ammaliano i sensi. 

Aix en Provence si gira comodamente a piedi e io mi sono divertita a lasciare chiusa la cartina di google maps lasciandomi guidare dalla mia solita curiosità.

Dalla Fontaine de la Rotonde ho passeggiato all’ombra dei platani di Cours Mirabeau lasciandomi incantare dai palazzi signorili e hotel particulier come l’Hotel Gorbin al numero 20. 

Sono finita nel quartiere Mazarin dove si trova il museo Granet, tappa obbligatoria per gli amanti di Cezanne per ammirare le sue opere. 

Mi sono persa tra vicoli dai colori vivaci, mi sono lasciata rapire dal profumo di fragole dal sapore squisito, ho fatto una colazione pazzesca e mi sono goduta il tempo lento. 

E perdendomi tra le strade sono finita alla libreria Ron Ron, un mosaico perfetto di gatti, libri e fascino francese. 

Insomma, Aix en Provence va vissuta senza fretta per assaporarne la vera essenza. 

Anche tu, caro #viaggialettore, ogni tanto chiudi le mappe e ti fai guidare solo dalla curiosità? 

Se questo post ti è piaciuto metti un 🩷 e entra a far parte della community per altri consigli di viaggio. Ti aspetto 🤗 

|Racconti di viaggio |Storytelling |Provenza 

#raccontiinvaligia
#provenza #aixenprovence  #inviaggio #viaggio #travelphotography
📝RACCONTI IN VALIGIA Effetto Lavanda Oggi ne 📝RACCONTI IN VALIGIA 
Effetto Lavanda 

Oggi nessuna didascalia, nessun itinerario, solo alcuni scatti, tra i miei preferiti, fatti nel viola Provenza. 

E con la mia espressione felice, effetto lavanda, vi auguro buon weekend!! 

E se ti va, raccontami quale sarà il tuo programma 💕

#raccontiinvaligia
#provenza #provence #lavanda #viaggio #inviaggio #storytelling #photograph #personalperspective
📖RECENSIONE IN VALIGIA Un anno in Provenza Un 📖RECENSIONE IN VALIGIA
Un anno in Provenza 

Un anno in Provenza è il racconto ironico e affettuoso di chi ha scelto di lasciare una terra piovosa e troppo veloce per inseguire una vita più lenta, autentica, piena di profumi, imprevisti e risate.

Attraverso dodici capitoli, uno per ogni mese dell’anno, Mayle ci racconta la sua nuova vita provenzale tra ritmi lenti e vicini un po’ strani. 
Sfateremo dei miti e ne riconfermeremo degli altri. 

Impareremo la bellezza di questa terra nelle giornate di sole e la follia che dilaga quando a soffiare forte è il Mistral. 

Un anno in Provenza è il ritratto ironico e affettuoso di una terra che insegna il valore delle cose semplici e il ritmo lento della natura, filtrato dallo sguardo divertito di uno “straniero” che non giudica, ma osserva e racconta.

E tu caro viaggialettore, hai un posto del cuore in cui ti trasferiresti?

Ps. Io felice di aver trovato il paese che si trova nella copertina del libro 😆

Pss. La recensione completa la trovate al link in bio 🥰

|Recensione |Letteratura di viaggio |Provenza

#raccontiinvaligia
#bookstagramitalia #petermayer #unannoinprovenza #libridiviaggio #letturestive #consiglidilettura
ITINERARIO PROVENZA GIORNO 1 Questo viaggio ini ITINERARIO PROVENZA 
GIORNO 1 

Questo viaggio inizia a Manosque, in una Provenza che profuma di lavanda, fatta di borghi pittoreschi e locali ricchi di tradizione. 

Attraverso la Porta di Saunerie si accede al centro storico di Manosque, racchiuso tra vicoli pieni di colore e case “con i tetti sistemati uno sull’altro come le placche di un’armatura” diceva lo scrittore Jean Giono, nato proprio qui nel 1985. 

Sarebbe stato bello visitare la sua casa, ma purtroppo era temporaneamente chiusa. 

📍 A Manosque si può visitare la chiesa di Notre Dame de Romigier, Place du Terrau e la Fondation Carzou al cui interno si può osservare un gigantesco affresco raffigurante la storia dell’Apocalisse

📍Per gli amanti dei mercati tradizionali  bisogna recarsi a Manosque il sabato mattina per scoprire i prodotti locali mentre si passeggia tra le strade del centro storico. 

E, come sempre, il mio consiglio spassionato è quello di chiudere google maps, blog, guide e passeggiare senza meta lasciando che a guidarti sia la curiosità
E perché no, l’odore di una buona madeleine appena sfornata. 

Ah, e ricorda di fermarti a cena al Petit Provençal per gustare un incantevole piatto di pesce accompagnato da un buon rosé provenzale. 

Salva il post per un tour in Provenza e seguimi per altri consigli di viaggio 🩷

#raccontiinvaligia
#manosque #provenza #provence #inviaggio #viaggio #viaggiare #travelblogger #travelphotography 

|Racconti di viaggio |Storytelling |Provenza
📝RACCONTI IN VALIGIA Ovviamente, ho ceduto an 📝RACCONTI IN VALIGIA 

Ovviamente, ho ceduto anche io al fascino irresistibile di distese di lavanda. 

Io ho scelto i filari vicino il paesino di Valensole, a pochi passi dall’azienda Angelvin

E tu, caro #viaggialettore, sei mai stato tra filari di lavanda? 

#raccontiinvaligia
#lavanda #viaggio #travel #provence #lavanda #aroundeurope #travelblog
Segui su Instagram
Un anno in Provenza, Peter Mayer

Un anno in Provenza | Peter Mayle

Kukum

Kukum | Michel Jean

Chi è nudo non teme l'acqua Aikins

Chi è nudo non teme l’acqua | Matthieu Aikins

Punacci storia di una capra nera

Punacci, storia di una capra nera

© 2025 – Racconti in valigia- Blog di viaggi e libri da portare in viaggio

Trilogia di New York | Paul AusterLa viaggiatrice leggera | Katharina Von Arx
Scorrere verso l’alto

Questo sito utilizza i cookie. Continuando a navigare nel sito, acconsentite al nostro utilizzo dei cookie.

Accettare le impostazioniNascondi solo la notificaImpostazioni

Impostazioni Cookie e Privacy



Come usiamo i cookie

Potremmo richiedere che i cookie siano attivi sul tuo dispositivo. Utilizziamo i cookie per farci sapere quando visitate i nostri siti web, come interagite con noi, per arricchire la vostra esperienza utente e per personalizzare il vostro rapporto con il nostro sito web.

Clicca sulle diverse rubriche delle categorie per saperne di più. Puoi anche modificare alcune delle tue preferenze. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie potrebbe influire sulla tua esperienza sui nostri siti Web e sui servizi che siamo in grado di offrire.

Cookie essenziali del sito Web

Questi cookie sono strettamente necessari per fornirvi i servizi disponibili attraverso il nostro sito web e per utilizzare alcune delle sue caratteristiche.

Poiché questi cookie sono strettamente necessari per fornire il sito web, rifiutarli avrà un impatto come il nostro sito funziona. È sempre possibile bloccare o eliminare i cookie cambiando le impostazioni del browser e bloccando forzatamente tutti i cookie di questo sito. Ma questo ti chiederà sempre di accettare/rifiutare i cookie quando rivisiti il nostro sito.

Rispettiamo pienamente se si desidera rifiutare i cookie, ma per evitare di chiedervi gentilmente più e più volte di permettere di memorizzare i cookie per questo. L’utente è libero di rinunciare in qualsiasi momento o optare per altri cookie per ottenere un’esperienza migliore. Se rifiuti i cookie, rimuoveremo tutti i cookie impostati nel nostro dominio.

Vi forniamo un elenco dei cookie memorizzati sul vostro computer nel nostro dominio in modo che possiate controllare cosa abbiamo memorizzato. Per motivi di sicurezza non siamo in grado di mostrare o modificare i cookie di altri domini. Puoi controllarli nelle impostazioni di sicurezza del tuo browser.

Cookie di Google Analytics

Questi cookie raccolgono informazioni che vengono utilizzate sia in forma aggregata per aiutarci a capire come viene utilizzato il nostro sito web o quanto sono efficaci le nostre campagne di marketing, o per aiutarci a personalizzare il nostro sito web e l'applicazione per voi al fine di migliorare la vostra esperienza.

Se non vuoi che tracciamo la tua visita al nostro sito puoi disabilitare il tracciamento nel tuo browser qui:

Altri servizi esterni

Utilizziamo anche diversi servizi esterni come Google Webfonts, Google Maps e fornitori esterni di video. Poiché questi fornitori possono raccogliere dati personali come il tuo indirizzo IP, ti permettiamo di bloccarli qui. Si prega di notare che questo potrebbe ridurre notevolmente la funzionalità e l’aspetto del nostro sito. Le modifiche avranno effetto una volta ricaricata la pagina.

Google Fonts:

Impostazioni Google di Enfold:

Cerca impostazioni:

Vimeo and Youtube video embeds:

Altri cookies

Sono necessari anche i seguenti cookie - Puoi scegliere se permetterli:

Privacy Policy

Puoi leggere i nostri cookie e le nostre impostazioni sulla privacy in dettaglio nella nostra pagina sulla privacy.

Accettare le impostazioniNascondi solo la notifica