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Racconti in valigia

Demon Copperhead | Barbara Kingsolver

Demon Copperhead recensione

Demon Copperhead è tutte quelle generazioni di bambini orfani di genitori morti di overdose, ingannati da case farmaceutiche dedite solo al profitto.

È tutti quei ragazzi che non sono stati ascoltati, gettati in pasto a sistemi affidatari che non funzionano.

È il libro degli Appalachi, sull’Appalachia, una regione dimenticata e sfruttata fino allo stremo e i cui abitanti sono lasciati ai margini.

La Kingsolver dà voce alle comunità rurali, restituisce loro la dignità senza temere di denunciare un sistema americano che non funziona e di puntare il dito contro la Purdue Pharma per aver approfittato del dolore senza informare la popolazione degli effetti “indesiderati”.

“Ma sono le cose che hai dentro a trascinarti davvero giù. Quell’irrequietezza che hai nelle viscere. Desideri senza speranza che non smettono mai di tormentarti: parole perfette che credi di poter dire a qualcuno per costringerlo a vederti, amarti, restare”.

È questa la vita di Demon Copperhead, un moderno Devid Copperfield nella Lee County, Appalachi, Virginia.
Viene al mondo sul pavimento sudicio della sua casa/roulotte dalla madre diciottenne tossica e già orfano di padre. La sua nascita è il preludio di un cammino ai bordi del dolore, delle perdite e delle dipendenze.

Ce lo narra Demon in prima persona, senza filtri, brutale come i drammi che la vita impone costringendo a soccombere o a sopravvivere.

Demon imparerà a camminare sulle sue gambe fragili, sempre affamato di qualcosa che non sa riconoscere: vittima di un sistema affidatario fallimentare, di adulti incapaci di assolvere al loro compito.
A scaldare i giorni senza sole ci saranno i suoi disegni, il sogno di vedere l’oceano, un periodo di gloria nella squadra di football più importante del paese.

Ma un infortunio al ginocchio rompe le sue speranze, lo costringe all’assunzione di medicine contenenti l’ossicodone: è l’inizio di una rapida discesa nel baratro della dipendenza e di una lenta scalata verso la sopravvivenza.

Demon arranca, sprofonda; e con lui si frantumano le vite della dolce e bella Emmy, dell’infelice Fast Forward, del fragile Maggot. Quattro ragazzi smarriti che cercano di raggiungere l’oceano senza nemmeno averci provato davvero.

“In molti avevano fatto del loro meglio con noi, ma noi venivamo da madri troppo affamate. Quattro demoni generati da quattro diversi cuori affamati”.

Salvarsi è solo una scelta e risiede nella speranza che, nonostante tutto, alberga in Demon. Frutto della bontà di altri essere umani, quelli che stanno dalla parte giusta della storia, quelli capaci di vedere e tendere la mano: gli eroi di ogni giorno.
Grazie zia June, Mr e Ms Peggot, Mrs Annie. Grazie Dori (troppo fragile in un mondo miserabile), grazie Angus e grazie soprattutto a te, caro Demon, bambino affamato solo d’amore.

“Parlammo per tutto il viaggio attraverso la Shenandoah Valley. […]  Guidavo con la sinistra, il braccio destro appoggiato sullo schienale del suo sedile e con il pollice le accarezzavo i capellini corti sulla nuca. […] Ecco dove siamo. Superata da un pezzo l’uscita di Christianburg. Oltre Richmond, e ancora diretti a est. Verso l’unica cosa enorme che so per certo non mi inghiottirà vivo”.

Questo romanzo è un capolavoro. Un classico dell’era moderna che avrà qualcosa da dire anche dopo e che non potete non leggere. Ho voluto bene a Demon Copperhead per il coraggio di vivere una vita che lo ha preso a pugni in faccia, per aver permesso che l’amore lo travolgesse e che l’oceano lo curasse.

“Vuoi pensare che non sia finita fino all’ultima pagina”.

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“La felicità è reale solo se condivisa” Buo “La felicità è reale solo se condivisa”

Buon weekend amici 

#raccontiinvaligia
#happiness #travelling #inviaggio #viaggiare #neverstopexploring
✨QUATTRO CHIACCHIERE IN VALIGIA Cari #viaggiale ✨QUATTRO CHIACCHIERE IN VALIGIA 
Cari #viaggialettori, raccontatemi di voi

🔹Qual è il vostro posto del cuore per le letture? 
🔹Il genere letterario che amate? 
🔹E il libro di cui non fareste mai a meno?

Inizio io ☺️
🔹I posti in cui amo leggere sono due: in mezzo al verde e a due passi dal mare. 
🔹Prediligo la narrativa di viaggio, la letteratura nordica e i romanzi di formazione (ebbene sì, non so scegliere una sola cosa 🤣)
🔹Non farei mai a meno de “I pesci non hanno gambe” del mio amato Stefansson. Un libro arrivato in un momento complicato e che mi ha aiutato tanto. 

✨ Adesso tocca a voi 
Vi leggo come sempre con affetto 

#raccontiinvaligia
#libri #librisulibri #narrativadiviaggio #leggeresempre #luoghiperleggere #readingtime #bookstagramitalia
📝RACCONTI IN VALIGIA DALLE LANGHE Il mio tour 📝RACCONTI IN VALIGIA DALLE LANGHE 

Il mio tour di un giorno nelle Langhe è iniziato con una passeggiata tra i vicoli di La Morra.
Affacciarsi dal suo belvedere e osservare la distesa di vigneti, ripaga tutti i sensi. 

D’obbligo un buon bicchiere di vino per celebrare questa zona del Piemonte

Finito il pranzo mi sono recata nel comune di Barolo.

Oltre a visitare vigneti e cantine per degustare un buon Barolo, si potrà entrare nel suo famoso Castello che, oggi, è sede del WiMu.
Il WiMu è un museo interattivo del vino che coniuga sapientemente modernità e tradizione. 

Uscita dal castello mi sono diretta a Serralunga d’Alba, borgo meno noto delle Langhe dal quale ho scattato le foto che vedete. 

Qui mi sono goduta un calice di vino gustando la bellezza delle colline rigate da vigneti tutti regolari e illuminate da un caldo sole dorato. 

E voi, cari #viaggialettori, quale posto del nostro bel paese amate? 

#raccontiinvaligia
#langhe #piemonte #italiabella #inviaggio #viaggio #neverstopexploring #winetasting #barolo #volgopiemonte #langheunesco

|Racconti di viaggio |Langhe |storytelling
📝QUESTA NON È UNA GUIDA Mamma è in città e 📝QUESTA NON È UNA GUIDA 

Mamma è in città e un giretto ai laghi è obbligatorio.

Siamo partiti alla volta di Orta San Giulio e del suo lago cristallino e poi a Stresa per prendere il traghetto che ci avrebbe portato all’Isola dei Pescatori per un’ottima cenetta al tramonto 

#raccontiinvaligia
#storytelling #arounditaly #emotional #italy #ortasangiulio #isoladeipescatori #menaggio #instaviralvideo
📖RECENSIONE IN VALIGIA Apeirogon Apeirogon è 📖RECENSIONE IN VALIGIA 
Apeirogon

Apeirogon è la storia di Rami Elhanan e Bassam Aramin, un padre israeliano e uno palestinese che, a 10 anni di distanza hanno perso per sempre le loro bimbe, Smadar e Abir, uccise per mano del paese nemico. 

Apeirogon è la storia di due padri che invece della vendetta hanno scelto le parole. 

Appartenenti al gruppo Combattenti per la pace, vanno nel mondo raccontando la loro storia, il dolore che non si è trasformato in vendetta perché essa “è una spirale senza fine, che non restituisce i morti alla vita”. Hanno fatto delle parole armi per la pace. 

Apeirogon evoca un poligono con infiniti lati. Un titolo che testimonia la complessità di un conflitto che va avanti da oltre 75 anni. 
Un labirinto nel quale McCann avanza attraverso 1.001 paragrafi. 

Ognuno di essi contiene schegge di storie apparentemente lontane nelle quali McCann si muove avanti e indietro ripassando al setaccio quello che era già stato detto. 
Ci dona pezzi di puzzle delle vite di Rami e Bassam, lasciando a noi il compito di ricostruire le loro storie e la Storia. 

Questo libro o si ama o si odia. Ha, infatti, ricevuto molte critiche e la scrittrice Susan Abulhawa ha definito mistificante “la retorica del dialogo”.

Ma McCann prende le distanze dalle questioni politiche e attraverso la storia di Rami e Bassam racconta le divisioni e i muri che si ergono ovunque, dagli Stati Uniti fino all’Irlanda in una trama universale che non risparmia nessuno.

E se anche fosse utopico credere che il dialogo sia lo strumento giusto per mettere a tacere la guerra, le parole esplodono e rimbombano in un’eco infinita. 

A Rami e Bassam che ancora oggi restano uniti in quella striscia che li vorrebbe nemici. 

A tutte le Smadar e Abir, figlie di una terra che continua a sanguinare. 

|Apeirogon |Recensione |Libri da leggere

#raccontiinvaligia
#ticonsigliounlibro #librisulibri #reportage #apeirogon #memoria
Questo è l’ultimo post dedicato alla Namibia. Questo è l’ultimo post dedicato alla Namibia. 
Di cose da mostrarvi ne avrei all’infinito, ma mi piaceva l’idea di salutare questo viaggio fatto insieme a me (attraverso i vari post) donandovi una Namibia che così non si vedeva da oltre 20 anni. 

Un Paese in fiore, con il verde a contrastare il rosso della sua terra, l’arancio del deserto. 
La vita che si riprende il suo posto, la natura che, come sempre, stupisce. 

Alla Namibia e alla sua terra rossa come il cuore 
Alla vita che sempre rinasce

|Racconti di viaggio |Storytelling 

#raccontiinvaligia
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