• Home
  • Libri
    • Letteratura dall’Africa
      • Libri dalla Nigeria
    • Letteratura dall’Asia
      • Libri dal Giappone
      • Libri dal Medio Oriente
      • Libri dal sud est asiatico
      • Libri dall’Asia meridionale
      • Libri dall’Asia settentrionale
    • Letteratura dalle Americhe
    • Letteratura dall’Europa
      • Libri dai Balcani
      • Libri dal Nord Europa
      • Libri dall’Est Europa
      • Libri dall’Europa Occidentale
  • Racconti in Valigia
  • Foto
  • Chi Sono
  • Scrivimi
  • Cerca
  • Menu Menu
  • Home
  • Home
  • Viaggi
  • Libri
  • Racconti
  • Libri in valigia
  • Libri sul comodino
  • Di pensieri
  • Blog
  • Recensioni
  • Foto
  • Chi Sono
  • Scrivimi
  • Cerca
  • Menu Menu
Racconti in valigia

L’assassino della città delle albicocche | Witold Szablowski

Quando Konstanty Gebert dopo la lettura del libro di Szablowski scrive che siamo di fronte alla nascita di un nuovo Kapuscinski, non sbaglia.

L’assassino della città di albicocche è il reportage di una Turchia spaccata in due: una parte asiatica, l’altra europea; un lato moderno l’altro conservatore.
Per raccontare un luogo così complesso e particolare è importante calarsi profondamente nella storia; predisporsi all’ascolto e all’incontro con l’altro nel pieno rispetto delle vite che si hanno di fronte.

 Szablowski ci riesce egregiamente e ne viene fuori un reportage profondo, originale, a tratti divertente. Un romanzo polifonico narrato attraverso le voci della gente: quelle che si alzano in cielo al parco Gezi, quelle di alcune prostitute costrette a una vita infima perché ingannate, vendute da mariti o parenti, ma dopo tanti anni finalmente libere di raccontarsi e imboccare una nuova via.
Ma mentre la gente urla scendendo in piazza con le foto di Ataturk, forte grida il silenzio sul genocidio degli armeni.
Del resto, come si può raccontare qualcosa che chiunque rinnega sia accaduto?
L’intervista alla famosa regista di una fiction di successo fa riflettere sul ruolo della donna all’interno delle città turche di periferia.
Voltiamo pagina e siamo di fronte alla situazione curda, nota su tutti i giornali di oggi. Leggiamo la storia di Ataturk e l’ascesa al potere di Erdogan.
Prendiamo atto della fine dolorosa dei migranti turchi che arrivati a Lesbo vengono rispediti indietro dai greci; o quelli che perdono la vita nell’atto coraggioso di un cambiamento, di un sogno che affonda nel mare.
Imparo il “baibaibush”, metafora della lotta dei poveri contro i ricchi.

Imparo l’architettura di Istanbul, la magnificenza di Agha Sofia e la vana speranza di Sinan di superarne la grandezza e la meraviglia costruendo la moschea di Solimano. Un sogno disilluso?
Esploro Malatya col suo profumo di albicocche e il racconto sul suo assassino.
Mi faccio incantare dalla poesia di Nazim Hikmet e dalla sua vita.
Mi ritrovo davanti a un paese che si rifiuta di entrare a far parte dell’Unione Europea, che disapprova l’occidentalizzazione ma che non si lascia scappare l’immagine di Obama che mangia un’albicocca di Malatya per farsi pubblicità.

Ho viaggiato in un paese di cui ho appreso la cultura, senza muovermi di casa.
Ho scoperto un reporter capace di calarsi nella storia, senza rimanerne coinvolto.
Ho scoperto un libro, L’assassino della città di albicocche , che ha tessuto i fili di una memoria collettiva, il presente e il passato di una nazione.
Ho scoperto un paese in cui le persone si muovono ogni giorno tra Asia e Europa lungo il Bosforo, mantenendo forte la loro identità e le loro contraddizioni forse troppo incomprensibili ai nostri occhi.

<<Anch’io ho uno stretto dentro di me” dice, e getta un grande pezzo di pane verso i gabbiani che seguono il traghetto. “Ogni turco si sposta mille volte al giorno fra la tradizione e la modernità. Fra il cappello e il velo. La moschea e la discoteca. L’Unione Europea e l’ostilità verso l’Unione Europea”. Ha colto il punto. Tutta la Turchia è squarciata da uno stretto invisibile (…) Perché è troppo grande e culturalmente troppo diversa>>

 

Ho scoperto questo libro grazie al viaggio in Turchia fatto da Mirko, che oltre a essere mio amico è anche un travelblogger.
Sul suo blog www.viaggiatoreda2soldi.it potete trovare una guida dettagliata, foto e video della Turchia e di altri posti meravigliosi.

Altre Recensioni che potrebbero interessarti

    •   Back
    • Libri dal Giappone
    • Libri dal sud est asiatico
    • Libri dall'Asia meridionale
    • Libri dal Medio Oriente
    • Libri dall'Asia settentrionale
Il ciliegio del mio nemico | Ting Kuo Wang

Il ciliegio del mio nemico | Ting Kuo Wang

Anna Karenina | Lev Tolstoj

Anna Karenina | Lev Tolstoj

L’assassino della città delle albicocche | Witold Szablowski

L’assassino della città delle albicocche | Witold Szablowski

Home / Recensioni / Letteratura dall'Asia / Libri dall'Asia settentrionale / L’assassino della città delle albicocche | Witold Szablowski

Home

Recensioni in Valigia

Racconti in Valigia

Fotografie in Valigia

Chi Sono

Scrivimi

cri_libri_e_viaggi | blogger

cri_racconti_in_valigia

“La felicità è reale solo se condivisa” Buo “La felicità è reale solo se condivisa”

Buon weekend amici 

#raccontiinvaligia
#happiness #travelling #inviaggio #viaggiare #neverstopexploring
✨QUATTRO CHIACCHIERE IN VALIGIA Cari #viaggiale ✨QUATTRO CHIACCHIERE IN VALIGIA 
Cari #viaggialettori, raccontatemi di voi

🔹Qual è il vostro posto del cuore per le letture? 
🔹Il genere letterario che amate? 
🔹E il libro di cui non fareste mai a meno?

Inizio io ☺️
🔹I posti in cui amo leggere sono due: in mezzo al verde e a due passi dal mare. 
🔹Prediligo la narrativa di viaggio, la letteratura nordica e i romanzi di formazione (ebbene sì, non so scegliere una sola cosa 🤣)
🔹Non farei mai a meno de “I pesci non hanno gambe” del mio amato Stefansson. Un libro arrivato in un momento complicato e che mi ha aiutato tanto. 

✨ Adesso tocca a voi 
Vi leggo come sempre con affetto 

#raccontiinvaligia
#libri #librisulibri #narrativadiviaggio #leggeresempre #luoghiperleggere #readingtime #bookstagramitalia
📝RACCONTI IN VALIGIA DALLE LANGHE Il mio tour 📝RACCONTI IN VALIGIA DALLE LANGHE 

Il mio tour di un giorno nelle Langhe è iniziato con una passeggiata tra i vicoli di La Morra.
Affacciarsi dal suo belvedere e osservare la distesa di vigneti, ripaga tutti i sensi. 

D’obbligo un buon bicchiere di vino per celebrare questa zona del Piemonte

Finito il pranzo mi sono recata nel comune di Barolo.

Oltre a visitare vigneti e cantine per degustare un buon Barolo, si potrà entrare nel suo famoso Castello che, oggi, è sede del WiMu.
Il WiMu è un museo interattivo del vino che coniuga sapientemente modernità e tradizione. 

Uscita dal castello mi sono diretta a Serralunga d’Alba, borgo meno noto delle Langhe dal quale ho scattato le foto che vedete. 

Qui mi sono goduta un calice di vino gustando la bellezza delle colline rigate da vigneti tutti regolari e illuminate da un caldo sole dorato. 

E voi, cari #viaggialettori, quale posto del nostro bel paese amate? 

#raccontiinvaligia
#langhe #piemonte #italiabella #inviaggio #viaggio #neverstopexploring #winetasting #barolo #volgopiemonte #langheunesco

|Racconti di viaggio |Langhe |storytelling
📝QUESTA NON È UNA GUIDA Mamma è in città e 📝QUESTA NON È UNA GUIDA 

Mamma è in città e un giretto ai laghi è obbligatorio.

Siamo partiti alla volta di Orta San Giulio e del suo lago cristallino e poi a Stresa per prendere il traghetto che ci avrebbe portato all’Isola dei Pescatori per un’ottima cenetta al tramonto 

#raccontiinvaligia
#storytelling #arounditaly #emotional #italy #ortasangiulio #isoladeipescatori #menaggio #instaviralvideo
📖RECENSIONE IN VALIGIA Apeirogon Apeirogon è 📖RECENSIONE IN VALIGIA 
Apeirogon

Apeirogon è la storia di Rami Elhanan e Bassam Aramin, un padre israeliano e uno palestinese che, a 10 anni di distanza hanno perso per sempre le loro bimbe, Smadar e Abir, uccise per mano del paese nemico. 

Apeirogon è la storia di due padri che invece della vendetta hanno scelto le parole. 

Appartenenti al gruppo Combattenti per la pace, vanno nel mondo raccontando la loro storia, il dolore che non si è trasformato in vendetta perché essa “è una spirale senza fine, che non restituisce i morti alla vita”. Hanno fatto delle parole armi per la pace. 

Apeirogon evoca un poligono con infiniti lati. Un titolo che testimonia la complessità di un conflitto che va avanti da oltre 75 anni. 
Un labirinto nel quale McCann avanza attraverso 1.001 paragrafi. 

Ognuno di essi contiene schegge di storie apparentemente lontane nelle quali McCann si muove avanti e indietro ripassando al setaccio quello che era già stato detto. 
Ci dona pezzi di puzzle delle vite di Rami e Bassam, lasciando a noi il compito di ricostruire le loro storie e la Storia. 

Questo libro o si ama o si odia. Ha, infatti, ricevuto molte critiche e la scrittrice Susan Abulhawa ha definito mistificante “la retorica del dialogo”.

Ma McCann prende le distanze dalle questioni politiche e attraverso la storia di Rami e Bassam racconta le divisioni e i muri che si ergono ovunque, dagli Stati Uniti fino all’Irlanda in una trama universale che non risparmia nessuno.

E se anche fosse utopico credere che il dialogo sia lo strumento giusto per mettere a tacere la guerra, le parole esplodono e rimbombano in un’eco infinita. 

A Rami e Bassam che ancora oggi restano uniti in quella striscia che li vorrebbe nemici. 

A tutte le Smadar e Abir, figlie di una terra che continua a sanguinare. 

|Apeirogon |Recensione |Libri da leggere

#raccontiinvaligia
#ticonsigliounlibro #librisulibri #reportage #apeirogon #memoria
Questo è l’ultimo post dedicato alla Namibia. Questo è l’ultimo post dedicato alla Namibia. 
Di cose da mostrarvi ne avrei all’infinito, ma mi piaceva l’idea di salutare questo viaggio fatto insieme a me (attraverso i vari post) donandovi una Namibia che così non si vedeva da oltre 20 anni. 

Un Paese in fiore, con il verde a contrastare il rosso della sua terra, l’arancio del deserto. 
La vita che si riprende il suo posto, la natura che, come sempre, stupisce. 

Alla Namibia e alla sua terra rossa come il cuore 
Alla vita che sempre rinasce

|Racconti di viaggio |Storytelling 

#raccontiinvaligia
#namibia #raccontidiviaggio #storyteller #inviaggio #viaggiare #viaggiaresempre #neverstopexploring
Segui su Instagram
Kukum

Kukum | Michel Jean

Chi è nudo non teme l'acqua Aikins

Chi è nudo non teme l’acqua | Matthieu Aikins

Punacci storia di una capra nera

Punacci, storia di una capra nera

Rifqa

Rifqa | Mohammed El Kurd

© 2025 – Racconti in valigia- Blog di viaggi e libri da portare in viaggio

La testa perduta di Damasceno Monteiro | Antonio TabucchiLe furie | Janet Hobhouse
Scorrere verso l’alto

Questo sito utilizza i cookie. Continuando a navigare nel sito, acconsentite al nostro utilizzo dei cookie.

Accettare le impostazioniNascondi solo la notificaImpostazioni

Impostazioni Cookie e Privacy



Come usiamo i cookie

Potremmo richiedere che i cookie siano attivi sul tuo dispositivo. Utilizziamo i cookie per farci sapere quando visitate i nostri siti web, come interagite con noi, per arricchire la vostra esperienza utente e per personalizzare il vostro rapporto con il nostro sito web.

Clicca sulle diverse rubriche delle categorie per saperne di più. Puoi anche modificare alcune delle tue preferenze. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie potrebbe influire sulla tua esperienza sui nostri siti Web e sui servizi che siamo in grado di offrire.

Cookie essenziali del sito Web

Questi cookie sono strettamente necessari per fornirvi i servizi disponibili attraverso il nostro sito web e per utilizzare alcune delle sue caratteristiche.

Poiché questi cookie sono strettamente necessari per fornire il sito web, rifiutarli avrà un impatto come il nostro sito funziona. È sempre possibile bloccare o eliminare i cookie cambiando le impostazioni del browser e bloccando forzatamente tutti i cookie di questo sito. Ma questo ti chiederà sempre di accettare/rifiutare i cookie quando rivisiti il nostro sito.

Rispettiamo pienamente se si desidera rifiutare i cookie, ma per evitare di chiedervi gentilmente più e più volte di permettere di memorizzare i cookie per questo. L’utente è libero di rinunciare in qualsiasi momento o optare per altri cookie per ottenere un’esperienza migliore. Se rifiuti i cookie, rimuoveremo tutti i cookie impostati nel nostro dominio.

Vi forniamo un elenco dei cookie memorizzati sul vostro computer nel nostro dominio in modo che possiate controllare cosa abbiamo memorizzato. Per motivi di sicurezza non siamo in grado di mostrare o modificare i cookie di altri domini. Puoi controllarli nelle impostazioni di sicurezza del tuo browser.

Cookie di Google Analytics

Questi cookie raccolgono informazioni che vengono utilizzate sia in forma aggregata per aiutarci a capire come viene utilizzato il nostro sito web o quanto sono efficaci le nostre campagne di marketing, o per aiutarci a personalizzare il nostro sito web e l'applicazione per voi al fine di migliorare la vostra esperienza.

Se non vuoi che tracciamo la tua visita al nostro sito puoi disabilitare il tracciamento nel tuo browser qui:

Altri servizi esterni

Utilizziamo anche diversi servizi esterni come Google Webfonts, Google Maps e fornitori esterni di video. Poiché questi fornitori possono raccogliere dati personali come il tuo indirizzo IP, ti permettiamo di bloccarli qui. Si prega di notare che questo potrebbe ridurre notevolmente la funzionalità e l’aspetto del nostro sito. Le modifiche avranno effetto una volta ricaricata la pagina.

Google Fonts:

Impostazioni Google di Enfold:

Cerca impostazioni:

Vimeo and Youtube video embeds:

Altri cookies

Sono necessari anche i seguenti cookie - Puoi scegliere se permetterli:

Privacy Policy

Puoi leggere i nostri cookie e le nostre impostazioni sulla privacy in dettaglio nella nostra pagina sulla privacy.

Accettare le impostazioniNascondi solo la notifica